Trio di Lucca

venerdì 26 Novembre 2021 - ore 21:00
Auditorium “Alfredo Casella” - Novi Ligure (mappa)

Alberto Bologni, violino
Remo Pieri, clarinetto
Fabrizio Giovannelli, pianoforte

PROGRAMMA

Giuseppe Verdi/Luigi Bassi Rigoletto -Fantasia da concerto per clarinetto e pianoforte

Richard Wagner Isolden’s Liebes-Tod ( dall’Opera Tristano e Isotta) trascr. A.Ritter

Amilcare Ponchielli Paolo e Virginia Trio per violino, clarinetto e pianoforte

Darius Milhaud Suite per violino clarinetto e pianoforte

Ouverture
Divertissement
Jeu
Introduction et Final

Béla Bártok Vázlatlok (Sette Schizzi) per pianoforte op.9b

Leányi arckép (Ritratto di ragazza)
Hinta palinta (L’altalena)
Lento
Non troppo lento
Román népdal (Canto popolare romeno)
Oláhos (Nello stile slovacco)
Poco lento

Béla Bártok Contrasti per violino, clarinetto e pianoforte

Verbunkos (Danza del reclutamento) Moderato ben ritmato
Pihenő (Riposo) Lento
Sebes (Veloce) Allegro vivace

ALBERTO BOLOGNI deve la sua formazione al contributo di alcune fra le più celebrate tradizioni violinistiche europee: Sandro Materassi ha fatto da tramite con la scuola veneta di Giulio Pasquali e quella tedesco-ungherese di Jeno Hubay mentre Stephan Gheorghiu e Ilya Grubert gli hanno trasmesso gli insegnamenti della scuola russo-sovietica di Oistrack e Kogan. Diplomatosi al Conservatorio Cherubini di Firenze con il massimo dei voti e la lode, ha ottenuto in seguito il diploma di solista al Conservatorio di Rotterdam. Appassionato di arte, cinema e letteratura, la sua curiosità intellettuale lo ha reso uno dei violinisti più versatili della sua generazione. Alberto Bologni affronta infatti un repertorio solistico e da camera che affianca ai capolavori più noti rarità e riscoperte nonché una nutrita serie di composizioni di autori contemporanei, spesso a lui dedicate o da lui commissionate, esibendosi regolarmente nei maggiori centri italiani ed europei. Autore del dialogo teatrale “Goldoni e Haydn ovvero dell’arte della conversazione”, ha inoltre composto le cadenze ai concerti per violino di Mozart, Haydn, Viotti (n. 22) e Paganini (n. 1). Le sue registrazioni discografiche sono state molto apprezzate dalla stampa specializzata italiana e anglosassone. È titolare della cattedra di violino dell’ISSM Luigi Boccherini di Lucca e collabora con alcune università statunitensi e britanniche. È artista testimonial della D’Addario. Suona un Santo Serafino del 1734, ex Cesare Ferraresi.

REMO PIERI si è diplomato sotto la guida di Michele del Vicario all’istituto musicale “L. Boccherini” di Lucca. In seguito ha studiato con V. Mariozzi, C. Scarponi, G. Riccucci. A Parigi, con P. Cuper, ha conseguito il primo premio, all’unanimità della commissione, nel corso di perfezionamento. Già primo clarinetto dell’orchestra da camera lucchese, voluto dal M° H. Handt, ha fatto parte dell’Orchestra del Giglio di Lucca. Ha collaborato con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra della Bretagna, quella del Teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra da camera di Aosta, l’Orchestra da Camera Fiorentina, la Camerata Strumentale di Prato e molte altre. Dal 1997 è primo clarinetto dell’Orchestra Città Lirica (teatri di Lucca, Pisa, Livorno) e dell’Orchestra del Festival Pucciniano di Torre del Lago, con la quale ha effettuato numerose tournée in Italia e all’estero, suonando sotto la direzione di direttori quali, D. Oren, G. Kuhn, M. De Bernard, P. Bellugi, N. Bareza, P. Domingo, J. Kovatchev, P. G. Morandi, N.Otomo, J. Webb, S. Mercurio. Ha suonato in formazioni cameristiche con artisti quali: L. Bartelloni, S. Phaor, C. Bogino, A. Lieberman, P. Vernikov, A. Roussin, A. Zemstsov, G. Stuller, M. Flaksman, J. Volokine, A. Meunier, C. Scarponi, C. Rossi, H. Moreno, M. Vincenzi, P. Cuper. Suona in quartetto con A. Bologni, V. Ceccanti e F. Giovannelli, collaborando con U. Pagliai e P. Gassman in qualità di voci recitanti. Vincitore dei concorsi a titoli ed esami per i conservatori per le materie di clarinetto e musica d’insieme per fiati. È stato ospite, in qualità di docente e concertista, dell’università di Atlanta (U.S.A.) e del Conservatorio di Beijin (Cina). È membro dell’accademia italiana di clarinetto presso l’Università di Camerino. Ha inciso per Tactus, Gallo, Edipan, Shelve. Attualmente è docente di clarinetto all’Istituto di alta formazione musicale “L. Boccherini “ di Lucca.

FABRIZIO GIOVANNELLI si è diplomato con il massimo dei voti e la lode, iniziando subito un’ininterrotta carriera concertistica, sopratutto come camerista. Ha studiato pianoforte con Rossana Bottai, composizione con Gaetano Giani Luporini e musica da camera con Maureen Jones. Vincitore di numerosi premi, ha tenuto concerti per Stagioni e Festival internazionali, partecipando anche ad importanti “prime esecuzioni”. Fa parte del Quintetto Handt, fin dalla sua ricostituzione, del Trio di Lucca, assieme al violinista Alberto Bologni e al clarinettista Remo Pieri e del Duo pianistico con sua moglie, Gisella Gori. Ha registrato musiche di Mozart, Scarlatti e Giani Luporini. Molto interessato a forme nuove di progettazione musicale ha realizzato, fino dagli anni ’70, innumerevoli iniziative per l’Associazione Musicale Lucchese: dai cicli dedicati alla musica contemporanea degli anni ’80, fino alle stagioni cameristiche invernali, da lui organizzate ininterrottamente dal 2000 al 2013; ha ricoperto la carica di direttore artistico dal 2006 al 2013. Tra gli spettacoli da lui ideati e realizzati: Liturgia per la fine del tempo, Elogio dell’Ombra, Misteri, Gaetano Giani Luporini, musicista, pittore, poeta – 70 anni di arte a Lucca, ai quali hanno partecipato gli attori Ugo Pagliai, Paola Gassman, Eros Pagni e Virginio Gazzolo. Nel 2010 ha iniziato un fecondo rapporto di collaborazione con Quirino Principe, assieme al quale ha messo in scena, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Le confessioni di un italiano illustre, nelle riflessioni postume e presuntuose di un italiano d’oggi su testi di Ippolito Nievo e Quirino Principe e – nel 2013 – Verdi e Wagner….ma scusate, in che senso? Nel 2017 ha ideato Gaetano Giani Luporini e la sua arte e, nell’ambito del Festival “Lucca Classica”, La vita non è il male con Gabriella Caramore e Goldoni, Haydn e l’arte della conversazione, su testo di Alberto Bologni. Sempre nell’ambito dello stesso Festival, sta realizzando un progetto pluriennale sulla musica del nostro tempo. È stato professore di pianoforte principale al Conservatorio “Giacomo Puccini” di La Spezia, nel quale ha fatto parte di vari organi accademici.